COMUNICATO STAMPA 30 SETTEMBRE 2024

Ddl Sicurezza, Fsp Polizia: “Bene stretta sulle SIM telefoniche, chi la critica non ha idea di cosa significhi fare indagini e fa solo propaganda. Ecco perché serve”  

 “Chi domanda in maniera provocatoria se una Sim può essere un problema di sicurezza, volendo intendere di no, come abbiamo sentito e letto in questi giorni, dimostra tutta la propria incompetenza in materia di sicurezza, appunto. La norma contenuta nel Ddl Sicurezza che prevede una ‘stretta’ nella vendita di SIM telefoniche è di grande importanza in verità e, come molte altre previsioni del provvedimento in discussione, rappresenta un valido strumento a sostegno degli operatori in divisa che in ambito investigativo si misurano con notevoli difficoltà proprio a causa delle schede telefoniche acquistate con false identità, attribuite formalmente a persone diverse da quelle che le utilizzano, e soprattutto in uso a soggetti che non sono formalmente rintracciabili sul territorio”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, in merito alle polemiche sulla previsione del Ddl sicurezza che riguarda l’inasprimento delle conseguenze per chi vende schede telefoniche violando gli obblighi di identificazione, l’obbligo di acquisire copia del permesso di soggiorno se l’acquirente è extra UE, e copia della denuncia se chi compra ha perso il documento o gli è stato rubato.

“Chi grida alla cattiveria contro gli immigrati irregolari fa solo propaganda – aggiunge Mazzetti -. L’attività di polizia giudiziaria deve essere salvaguardata e sostenuta in ogni modo, perché la lotta alla criminalità organizzata o al terrorismo, piuttosto che ai narcotrafficanti o anche e soprattutto ai cosiddetti trafficanti di esseri umani, non è un argomento da dare in pasto alla diatriba politica. Il fenomeno di chi acquista stock di SIM intestandole magari a una sola persona per poi distribuirle ‘senza controllo’ è particolarmente importante, ma quantomeno consente di chiedere conto all’intestatario originario per fare le indagini. Molto più seri sono i problemi quando l’intestatario di una scheda magari non risulta neppure mai entrato in Italia perché non è ‘censito’, o non esiste alcun riferimento possibile per rintracciarlo ove necessario, perché ciò porta le investigazioni in un vicolo cieco. Del resto, per l’acquisto di una SIM è richiesto ad ogni cittadino di fornire documenti da cui risultino tutti i dati utili per identificarli e rintracciarli, non si comprende perché alcune persone debbano esserne esentate. ‘Ancorare’ l’acquisto di una nuova SIM a un permesso di soggiorno ha senso eccome. Certo, se si vuole badare alla sostanza invece che agli spot”.

LUNEDÌ 30 SETTEMBRE 2024 17.01.08

Ddl Sicurezza: Fsp Polizia, bene stretta sulle Sim telefoniche =

AGI0661 3 CRO 0 R01 /
Ddl Sicurezza: Fsp Polizia, bene stretta sulle Sim telefoniche =
(AGI) – Roma, 30 set. – “Chi domanda in maniera provocatoria se
una Sim puo’ essere un problema di sicurezza, volendo intendere
di no, come abbiamo sentito e letto in questi giorni, dimostra
tutta la propria incompetenza in materia di sicurezza, appunto.
La norma contenuta nel Ddl Sicurezza che prevede una ‘stretta’
nella vendita di SIM telefoniche e’ di grande importanza in
verita’ e, come molte altre previsioni del provvedimento in
discussione, rappresenta un valido strumento a sostegno degli
operatori in divisa che in ambito investigativo si misurano con
notevoli difficolta’ proprio a causa delle schede telefoniche
acquistate con false identita’, attribuite formalmente a persone
diverse da quelle che le utilizzano, e soprattutto in uso a
soggetti che non sono formalmente rintracciabili sul
territorio”. Lo ha dichiarato Valter Mazzetti, segretario
generale Fsp Polizia di Stato, in merito alle polemiche sulla
previsione del Ddl sicurezza che riguarda l’inasprimento delle
conseguenze per chi vende schede telefoniche violando gli
obblighi di identificazione, l’obbligo di acquisire copia del
permesso di soggiorno se l’acquirente e’ extra UE, e copia della
denuncia se chi compra ha perso il documento o gli e’ stato
rubato.
“Chi grida alla cattiveria contro gli immigrati irregolari fa
solo propaganda – ha aggiunto Mazzetti -. L’attivita’ di polizia
giudiziaria deve essere salvaguardata e sostenuta in ogni modo,
perche’ la lotta alla criminalita’ organizzata o al terrorismo,
piuttosto che ai narcotrafficanti o anche e soprattutto ai
cosiddetti trafficanti di esseri umani, non e’ un argomento da
dare in pasto alla diatriba politica”. (AGI)Com/Tpa (Segue)
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LUNEDÌ 30 SETTEMBRE 2024 17.01.08

Ddl Sicurezza: Fsp Polizia, bene stretta sulle Sim telefoniche (2)=

Ddl Sicurezza: Fsp Polizia, bene stretta sulle Sim telefoniche (2)=
(AGI) – Roma, 30 set. – “Il fenomeno di chi acquista stock di
SIM intestandole magari a una sola persona per poi distribuirle
‘senza controllo’ e’ particolarmente importante, ma quantomeno
consente di chiedere conto all’intestatario originario per fare
le indagini – ha proseguito il segretario di Fsp Polizia – Molto
piu’ seri sono i problemi quando l’intestatario di una scheda
magari non risulta neppure mai entrato in Italia perche’ non e’
‘censito’, o non esiste alcun riferimento possibile per
rintracciarlo ove necessario, perche’ cio’ porta le
investigazioni in un vicolo cieco. Del resto, per l’acquisto di
una SIM e’ richiesto ad ogni cittadino di fornire documenti da
cui risultino tutti i dati utili per identificarli e
rintracciarli, non si comprende perche’ alcune persone debbano
esserne esentate. ‘Ancorare’ l’acquisto di una nuova SIM a un
permesso di soggiorno ha senso eccome. Certo, se si vuole badare
alla sostanza invece che agli spot”. (AGI)Com/Tpa

LUNEDÌ 30 SETTEMBRE 2024 16.56.47

DDL SICUREZZA, FSP POLIZIA: BENE STRETTA SULLE SIM TELEFONICHE

DDL SICUREZZA, FSP POLIZIA: BENE STRETTA SULLE SIM TELEFONICHE
(LA4NEWS/9Colonne) Roma, 30 set – “Chi domanda in maniera provocatoria se una Sim può essere un problema
di sicurezza, volendo intendere di no, come abbiamo sentito e letto in questi giorni,
dimostra tutta la propria incompetenza in materia di sicurezza, appunto. La norma
contenuta nel Ddl Sicurezza che prevede una ‘stretta’ nella vendita di SIM telefoniche
è di grande importanza in verità e, come molte altre previsioni del provvedimento in
discussione, rappresenta un valido strumento a sostegno degli operatori in divisa che
in ambito investigativo si misurano con notevoli difficoltà proprio a causa delle
schede telefoniche acquistate con false identità, attribuite formalmente a persone
diverse da quelle che le utilizzano, e soprattutto in uso a soggetti che non sono
formalmente rintracciabili sul territorio”. Così Valter Mazzetti, Segretario generale
FSP Polizia di Stato, in merito alle polemiche sulla previsione del Ddl sicurezza che
riguarda l’inasprimento delle conseguenze per chi vende schede telefoniche violando gli
obblighi di identificazione, l’obbligo di acquisire copia del permesso di soggiorno se
l’acquirente è extra UE, e copia della denuncia se chi compra ha perso il documento o
gli è stato rubato. “Chi grida alla cattiveria contro gli immigrati irregolari fa solo
propaganda – aggiunge Mazzetti -. L’attività di polizia giudiziaria deve essere
salvaguardata e sostenuta in ogni modo, perché la lotta alla criminalità organizzata o
al terrorismo, piuttosto che ai narcotrafficanti o anche e soprattutto ai cosiddetti
trafficanti di esseri umani, non è un argomento da dare in pasto alla diatriba
politica. Il fenomeno di chi acquista stock di SIM intestandole magari a una sola
persona per poi distribuirle ‘senza controllo’ è particolarmente importante, ma
quantomeno consente di chiedere conto all’intestatario originario per fare le indagini.
Molto più seri sono i problemi quando l’intestatario di una scheda magari non risulta
neppure mai entrato in Italia perché non è ‘censito’, o non esiste alcun riferimento
possibile per rintracciarlo ove necessario, perché ciò porta le investigazioni in un
vicolo cieco. Del resto, per l’acquisto di una SIM è richiesto ad ogni cittadino di
fornire documenti da cui risultino tutti i dati utili per identificarli e
rintracciarli, non si comprende perché alcune persone debbano esserne esentate.
‘Ancorare’ l’acquisto di una nuova SIM a un permesso di soggiorno ha senso eccome.
Certo, se si vuole badare alla sostanza invece che agli spot”.

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