OGGETTO: Servizio di posta elettronica corporate. Problematiche.

Con riferimento alla nota sopra distinta, concernente l’oggetto, l’Ufficio per i
Servizi Tecnico Gestionali ha rappresentato quanto segue.

Dallo scorso mese di maggio è in atto la migrazione della corporate istituzionale
dalla piattaforma TIM a quella di Aruba, in esecuzione di un contratto nazionale stipulato
dalla Direzione Centrale dei Servizi Tecnico – Logistici e della Gestione Patrimoniale. Il
passaggio tecnico, in carico al 5° Settore, coinvolge quasi 100.000 caselle del dominio
@poliziadistato.it e oltre 21.000 del dominio @interno.it.

Per dare massima diffusione all’operazione è stata diramata, lo scorso mese di
marzo una circolare sull’argomento.

In aggiunta, nei dieci giorni lavorativi che precedono la data di passaggio da TIM
ad Aruba gli utenti vengono preavvisati tramite quattro e-mail informative inviate dal
sistema sulla propria casella.

Nell’ultima mail viene comunicata anche la password, valida 30 giorni, per
effettuare il primo accesso alla casella sulla piattaforma di Aruba. La vecchia casella su
infrastruttura TIM diventa inaccessibile e il suo contenuto integralmente migrato sulla
nuova casella, all’interno di una specifica cartella.

Qualora l’utente lasci trascorrere i 30 giorni facendo scadere la password, per
accedere alla propria casella è costretto a richiedere il supporto del Settore TLC che deve
manualmente effettuare il reset della password, generarne una nuova e comunicarla
all’utente.

Il servizio di supporto offerto dall’ufficio è continuamente operativo ma
sovraccarico di richieste provenienti da tutto il territorio.

L’Ufficio in parola ha quindi fatto presente che al fine di velocizzare le lavorazioni
è stata attivata a una casella mail migrazione. pel@poliziadistato.it, comunicata a tutti gli
uffici, sulla quale ricevere elenchi cumulativi di nominativi che hanno fatto scadere le
password o necessitano del reset per altre ragioni.

Con la Soc. Aruba è stata concordata l’esecuzione quotidiana di reset massivi e
l’invio su mail personali comunicate dai dipendenti delle nuove password provvisorie.

La nota