Incontro con il Ministro dell’Interno Salvini

Si è concluso in tarda mattinata l’incontro col Ministro dell’interno Salvini e, tra gli altri, il Sottogretario all’interno Molteni ed il Capo della Polizia Gabrielli.
In premessa il Ministro, nel rimarcare la sua vicinanza alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, ha parlato, in sintesi, di piano assunzionale, di correttivi al Riordino, di specificità e di primo accantonamento per il rinnovo contrattuale (2019-2021) che si aprirà nel 2020 con ulteriori appostamenti nella legge di stabilità 2019.
Molti e diversi gli argomenti trattati e approfonditi dalla nostra delegazione sindacale, tra i quali, succintamente:
– il completo superamento della Legge Madia mediante il ripianamento degli organici precedenti ad essa con lo scorrimento delle graduatorie ed il ripristino di Uffici specialistici quali, ad esempio, le Squadre nautiche;
– dei correttivi reali e non preconfezionati ad un riordino che ha tradito il suo obiettivo naturale che doveva essere quello di una carriera veramente aperta dalla base, partendo dall’unificazione dei ruoli agenti/assistenti/sovrintendenti – è vergognoso vangano ancora definiti “esecutivi” – la fluidificazione dei passaggi di ruolo e di con abbattimento dei tempi di percorrenza soprattutto nella fase transitoria, oltre ad un riconoscimento, anche amministrativo, dell’elevata dignità professionale del personale della Polizia di Stato, con l’eliminazione di ogni sperequazione oggi fortemente esiste con le altre Forze di polizia, che hanno organico molto più numerosi nei ruoli intermedi;
– la necessità di un contratto di lavoro che, oltre a salvaguardare e recuperare tutto il considerevole potere d’acquisto perso in questi anni, rimetta al centro il riconoscimento del delicato e specifico lavoro svolto da tutti i poliziotti, anche rivalutando tutte le diverse indennità che sono indecorosamente ferme da decenni;
– il finanziamento il doveroso riconoscimento per tutti coloro che assolvono al delicato e usarante lavoro di Controllo del territorio;
– una norma chiara che recuperi risorse da destinare ai più svariati bisogni, magari anche attraverso una percentuale fissa derivante da tutti i beni sottratti alla criminalità e inserendo la possibilità, per i cittadini, di devolvere nella dichiarazione dei redditi annuale, il proprio 8 o 5 per mille alle Forze dell’Ordine;
– la necessità di recuperare quanto perduto ai fini pensionistici da tutti i colleghi con il passaggio al sistema contributivo, agendo, nelle more o al posto della previdenza complementare, sul moltiplicatore e/o sul coefficiente di trasformazione per garantire una pensione dignitosa, opportunamente proporzionata all’ultimo stipendio, calcolando anche l’assegno di funzione e l’indennità pensionabile, quali voci a carattere fisso e continuativo, ai fini del TFS (Trattamento di Fine Servizio);
– defiscalizzazione delle indennità accessorie, con una tassazione agevolata al 10% anche per il secondo livello di contrattazione per tutte le indennità riferite alla produttività (straordinari, reperibilità, cambi turno, premio produzione ecc.);
– modifica dell’attuale rappresentanza sindacale, applicando la legge oggi esistente nel pubblico impiego e predisposizione di un codice etico;
– necessità di una legge delega per la riforma del regolamento di disciplina;
– revisione delle norme sulla “tutela legale” per gli operatori di polizia, sempre più sovraesposti, oggi assolutamente inefficace e insufficiente;
– provvedimento normativo tendente ad eliminare ogni sperequazione oggi esistente tra le varie Forze di polizia, nonché tra quelle ad ordinamento civile e quelle ad militare;
– provvedimenti normativi che migliorino la certezza e la concretezza della pena, oggi inesistente, con mortificazione professionale dei tanti poliziotti che vedono troppo spesso i delinquenti uscire in libertà ancor prima che loro finiscano tutta la mole di atti burocratici richiesti per ogni intervento, e altro ancora..
Seguirà dettagliato comunicato