SEGRETERIA NAZIONALE – CORDINAMENTO NAZIONALE POLIZIA DI FRONTIERA E IMMIGRAZIONE
Oggetto: Emergenza sbarchi 2022. Richiesta intervento per una maggiore programmazione.
‘223 migranti sbarcati nella notte a Lampedusa” (Giovedì 19 maggio).
‘1000 migranti arrivati a Lampedusa nelle ultime 24 ore” (Lunedì 16 Maggio).
‘Migranti: 3 sbarchi in porto. Roccella Jonica, arrivati in 243” (Domenica 15 Maggio).
“Sicilia, Migranti: altri 70 a Lampedusa, in poche ore arrivati in 244” (Sabato 14 Maggio).
Questi sono solo alcuni titoli di testate giornalistiche della scorsa settimana.
Una normale settimana di maggio nella quale, ancora una volta, un’interminabile emergenza
torna ad essere la normalità.
Questo ci fa capire che non è 11 momento di abbassare la guardia.
Non è il momento di farlo perché con il ricomparire della bella stagione e delle condizioni del
mare favorevoli, le nostre coste tornano ad essere la meta di numerosi sbarchi della disperazione.
Non è il momento di farlo perché non ci siamo ancora lasciati del tutto alle spalle la più
grande emergenza del secolo, il Covid-19, ed abbassare la guardia adesso potrebbe voler dire
vanificare gli sforzi messi in campo da tutti negli ultimi due anni.
Non è il momento di farlo perché a fronteggiare questa nuova ondata di sbarchi sono e
saranno, ancora una volta, in prima persona gli Operatori delle Forze di Polizia, donne ed uomini
della Polizia di Stato, 1 quali hanno dimostrato ampiamente negli ultimi due anni, con la loro serietà,
abnegazione e professionalità, di meritare rispetto.
Sono bastati 1 primi giorni di sole e mare calmo sulla nostra Italia, per vedere crescere ancora
una volta, in modo vertiginoso, i numeri delle persone sbarcate sulle nostre coste. Bollettini Impietosi
che fanno presagire un’estate davvero incandescente sul fronte Immigrazione.
Sebbene la situazione negli hot-spot sia ancora nella norma, è facile Immaginare che a breve
la situazione possa precipitare.
Questa volta abbiamo il dovere di non farci cogliere alla sprovvista, perché l’emergenza
immigrazione è diventata la nostra normalità.
Non possiamo più accettare che “emergenza” sia sinonimo di “approssimazione”.
Non possiamo più accettare che gli Operatori della Polizia di Stato, come quelli delle altre
Forze di Polizia, s1 trovino ancora una volta li, da soli, ad affrontare un’emergenza che la politica
pare sia sempre più pronta a voler cavalcare piuttosto che affrontare e risolvere.
Ogni giorno sulle nostre televisioni nazionali, assistiamo a scene nelle quali vediamo donne
ed uomini in divisa, prestare soccorso e svolgere con passione e professionalità il loro lavoro.
Ma per fare ciò, come detto, c’è bisogno di “programmazione” e non di “approssimazione”.
Per questo siamo qui a chiedere a gran voce, per questo 2022, un’adeguata pianificazione
delle attività nelle località di sbarco, attività che oramai sono ampiamente prevedibili e
programmabili.
Solo con un’adeguata programmazione possiamo evitare che Questure e gli uffici territoriali,
che da anni vivono in emergenza, possano andare ulteriormente in sofferenza nel periodo estivo,
periodo nel quale, gli uffici vanno già sono in difficoltà nel pianificare 1 normali turni di ferie per 1l
personale.
FSP Polizia di Stato, pertanto, avendo raccolto le istanze dei colleghi sul territorio tramite il
proprio Coordinamento Nazionale Polizia di Frontiera e Immigrazione rappresenta la necessità di
sollecitare 1 preposti uffici ministeriali affinché venga predisposta con urgenza una seria
pianificazione delle attività nelle località di sbarco ed un adeguato piano di rinforzi per gli uffici
territoriali. Appare necessario, inoltre, attivare una procedura di screening dello stato delle forniture
di materiale protettivo agli uffici interessati, per consentire agli Operatori delle Forze di Polizia di far
fronte all’emergenza sanitaria ancora in corso e di prevedere, infine, idonee coperture finanziare
“preventive”, per garantire agli stessi Operatori il pagamento in tempi “ragionevoli” delle spettanze
dovute per missioni e lavoro straordinario prestato che, invece, spesso dopo aver prestato servizio in
condizioni disagiate, a diretto contatto con persone che vengono dall’estero senza dover mostrare
nessun green-pass, senza alcun obbligo di indossare la mascherina e molto spesso senza aver
effettuato alcuna vaccinazione, si vedono anche posticipare 1 pagamenti di quanto dovuto di alcuni
mesi ed in alcuni casi anche di oltre un anno.
Certi che verrà, come sempre, intrapresa ogni azione utile a garantire al Personale impiegato
le migliori condizioni di lavoro possibili, si porgono cordiali saluti.
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