Riportiamo la lettera che ha scritto il Segretario Generale Provinciale di Roma, Massimo Nisida, al Questore della Capitale –

                 EgregioSignor Questore,

 

mi duole dover rilevare che a causa del mancato inoltro della documentazione presentata nei termini prescritti dagli Assistenti Capo della Polizia di Stato Picchia Piero, Ardu Massimiliano, Piersanti Antonella, Timperi Marco e  Panzironi  Melorio Ivan, in forza all’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Roma e in servizio presso la C. M. O., nessuno dei predetti operatori ha potuto partecipare al concorso interno per titoli di servizio a 7563 posti per l’accesso al corso di formazione professionale dei sovrintendenti della Polizia di Stato indetto in data 23/12/2013.

 

 Da un primo sommario riscontro sarebbe emerso che le domande di partecipazione al predetto concorso, sebbene presentate per tempo presso il prefato ufficio per l’ulteriore inoltro al ministero, NON sarebbero state affatto trasmesse.

 

L’ovvia conseguenza è stata  l’esclusione dei predetti operatori dalla graduatoria recentemente resa pubblica online.

 

Da quanto precede emerge con nitidezza la gravissima negligenza da parte di chi, avendone l’obbligo giuridico, ha omesso la materiale trasmissione delle domande di partecipazione dei dipendenti e di chi ha altresì omesso ogni attività di verifica sul corretto operato del personale posto alle proprie dipendenze, nonostante le circolari dell’Ufficio Attività Concorsuali del Dipartimento della P.S. avessero più volte sollecitato in maniera puntuale e rigorosa il corretto assolvimento delle prescritte procedure.

 

Le gravissime conseguenze, anche di natura patrimoniale, in danno del personale escluso dal predetto concorso sono del tutto evidenti e richiedono, a nostro avviso, il più severo accertamento di ogni singola responsabilità, fatto ovviamente salvo il diritto da parte dei danneggiati di adire la competente autorità giurisdizionale per il riconoscimento del danno “da perdita di possibilità”, così come previsto da una giurisprudenza ribadita anche dalla Suprema Corte di cassazione a sezioni unite.

 

Ciò nondimeno e fatto salvo quanto precede, confidiamo nella possibilità che, d’intesa con i competenti uffici del Dipartimento della P.S., possano essere tempestivamente individuate procedure in grado di “sanare” la situazione venutasi a creare, consentendo la partecipazione dei citati dipendenti al concorso in parola. 

 

In attesa di un Suo cortese cenno di riscontro La saluto con viva cordialità.

  

 

                                                 IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE

                                                                          Massimo NISIDA