SEGRETERIA NAZIONALE – COMITATO NAZIONALE TECNICI

OGGETTO: Ruolo tecnico-scientifico e professionale della Polizia di Stato. Contributo.

Preg.mo Sig. Capo della Polizia,
vogliamo innanzitutto esprimere i nostri più sinceri auguri per l’importantissimo incarico affidatoLe e augurandoLe un proficuo lavoro, contestualmente, nel perseguire il comune interesse, oltre a quanto già riferito in ordine alle necessità del ruolo ordinario, ci sta a cuore presentarLe l’ultraventennale attività svolta dal Comitato nazionale tecnici, istituito in seno a questa Segreteria nazionale ed unica realtà presente nel panorama sindacale, per il riconoscimento dei diritti degli appartenenti al ruolo tecnico-scientifico e professionale della Polizia di Stato, sottolineando che i nostri maggiori sforzi sono oggi finalizzati al raggiungimento di talune misure correttive che crediamo indispensabili.

Il riordino delle carriere ha, tra l’altro, disconosciuto e, quindi, annullato la professionalità nei ruoli di base degli agenti, assistenti e sovrintendenti tecnici, accorpati nell’unico profilo di supporto tecnico-logistico; mentre per le altre qualifiche sono previsti i seguenti profili professionali:

Riteniamo utile riepilogare le modalità di accesso al ruolo in parola:

  • concorsi pubblici;
  • personale del ruolo ordinario vincitore di concorsi interni;
  • transitati per inidoneità ai servizi di istituto della Polizia di Stato;
  • transitati in funzione delle attività tecniche svolte, per più anni, nei ruoli ordinari;
  • transitati ultracinquantenni secondo il riordino delle carriere;
  • parenti e figli di vittime del dovere;
  • ex appartenenti alle fiamme oro.

L’eterogeneo panorama, come abbiamo sempre sostenuto, sottolinea la necessità che il ruolo
tecnico-scientifico e professionale non debba assolutamente essere considerato un mero
contenitore nel quale confluisce ogni risorsa umana dismessa, ma piuttosto un’opportunità
professionale cui l’Amministrazione della P.S. può (e deve) attingere per raggiungere gli obiettivi
demandati dalla Legge n. 121/1981 e per il previsto adeguamento tecnologico, senza ricorrere
all’outsourcing.

A tal proposito, crediamo sempre nel concetto della cd. “piramide rovesciata”, condiviso già
dalle prime fasi del riordino delle carriere che, prevedendo una riduzione delle qualifiche di base ai
sensi dell’art. 65 comma 2 del D. Lgs. 5 ottobre 2000 n. 334, riformerebbe senza difficoltà, e con
invarianza di spesa per l’Amministrazione, la dotazione degli ispettori tecnici a partire dalle attuali
1900 unità. Reputiamo quindi necessario un terzo intervento correttivo al D.Lgs. 95/2017 e all’atto
ordinativo unico in materia di articolazioni centrali e periferiche del Dipartimento della P.S..

Proprio in questo senso, elemento di concretezza sarebbe rafforzare la consistenza organica
dei tecnici rispetto a quanto già previsto dall’atto ordinativo, per i seguenti Uffici, in via indicativa e
non esaustiva:

  1. Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Viminale”: è previsto un solo Ispettore Tecnico Logistico e
    nessuno per le altre qualifiche;
  2. Polizia Postale e delle Comunicazioni – Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica: nonostante
    l’evidente matrice tecnica di questi reparti, sono previsti solo ispettori tecnici logistici;
  3. Polizia Stradale: nei 18 Compartimenti sono presenti complessivamente solo n. 3 ispettori tecnici
    logistici;
  4. Polizia Ferroviaria: nei 15 Compartimenti manca totalmente la previsione di posti per ispettori
    tecnici di qualunque profilo e di Funzionari tecnici; peraltro vi è una esigua e del tutto marginale
    presenza per le altre qualifiche.

Inoltre, se per un verso abbiamo apprezzato le misure straordinarie e di semplificazione di cui
art. 1-bis e 2-bis della Legge 24 febbraio 2023, n. 14, che hanno consentito per il ruolo ordinario il
superamento delle lungaggini previste dal riordino delle carriere soprattutto in materia concorsuale,
nulla è stato disposto per il ruolo tecnico-scientifico e professionale. Purtroppo, invece, è noto che
quest’ultimo ruolo è stato il principale sfavorito nell’ambito della revisione dei ruoli; basti pensare
alla drastica riduzione degli organici ed alla marginale rilevanza dei concorsi interni ai quali, peraltro,
potevano partecipare anche i colleghi del ruolo ordinario, con ulteriore riduzione delle chance di
progressione in carriera. A questo proposito, riteniamo che un grave danno al ruolo in parola sia stato
arrecato dalla non condivisa soppressione del Servizio Personale Tecnico-Scientifico e Professionale
della Direzione Centrale per le Risorse Umane (oggi DAGEP), le cui conseguenze si sono così
riverberate con nocumento sulle attività di quei Servizi, individuati per qualifiche e deputati alla
gestione del personale, portandoli alla paralisi nella trattazione delle posizioni. Inoltre, l’occorsa
soppressione del Servizio in argomento è stata ancor più dannosa poiché avvenuta nel corso della
fase transitoria della revisione delle carriere delle Forze di Polizia (cd. riordino) laddove, alla luce delle
sostanziali innovazioni adottate, avrebbe potuto almeno dare il suo fattivo e autorevole
orientamento nella gestione dei complessi aspetti dei ruoli tecnico-scientifico e professionale.

Per uscire da questa empasse, sarebbe utile e auspicabile ripristinare la precedente
organizzazione ovvero istituire una “struttura di missione”, costituita anche da membri dei ruoli
tecnico-scientifico e professionale, traghettando efficacemente l’Amministrazione al termine della
fase transitoria, elaborando un protocollo di riferimento che enunci i criteri di massima da adottarsi
nei diversi contesti, in presenza di una normativa di settore ormai nota per le personalistiche
interpretazioni.

L’ormai sfumata occasione fornita dalla Legge 14/2023, ci induce a chiedere un Suo
autorevole intervento affinché venga prospettata al Governo una manovra ad hoc che ristabilisca il
violato equilibrio tra ruolo ordinario e quello tecnico, giungendo:

a. alla rideterminazione degli organici del ruolo tecnico-scientifico e professionale di cui al d.P.R. 337/1982, come modificato dal D. Lgs. 95/2017, al fine di assicurare capillare presenza di questo personale in tutti gli Uffici e Reparti dell’Amministrazione della P. S. e, soprattutto, negli istituendiServizi per le Tecnologie dell’Informazione e nei Centri di Sicurezza Cibernetica;

b.  allo scorrimento delle graduatorie di tutti i concorsi interni e pubblici;

c alla previsione di concorsi straordinari per l’accesso al ruolo dei Sovrintendenti Tecnici in assenza dei quali, alla luce delle disposizioni transitorie del riordino, la carriera degli agenti ed assistenti tecnici è bloccata fino al 2027;

d alla previsione di concorsi straordinari per Vice Ispettore Tecnico da destinarsi in maniera esclusiva
al personale tecnico.

Infine, ma non in ordine di importanza, riteniamo che sarebbe quantomai opportuno valutare
la possibilità di autorizzare lo svolgimento della libera professione o di incarichi retribuiti al personale
tecnico-scientifico e professionale in possesso di titolo abilitante da concedersi su istanza del
dipendente; che non dia luogo a rapporto di lavoro subordinato e nel rispetto dei requisiti di
temporaneità ed occasionalità, senza interferenze con l’impiego principale per l’Amministrazione.

Quanto sopra anche al fine di rendere la nostra Amministrazione più “attrattiva” agli occhi di
questi professionisti che, viste le importanti carenze per esempio nel settore infermieristico,
informatico e, più in generale della gestione degli immobili e aree di produzione e sviluppo,
potrebbero sentirsi maggiormente valorizzati in altri contesti.

Sperando di averLe reso un valido apporto, auspichiamo di poterLa incontrare presto per una
efficace condivisione dei contenuti esposti e, più in generale, delle tematiche attinenti il ruolo
tecnico-scientifico e professionale.

La lettera