Oggetto: Nuova disciplina sull’utilizzo degli stemmi, emblemi e segni distintivi in  uso alla Polizia di Stato.

Un efficace sistema d’identità visiva contribuisce a promuovere un’immagine della Polizia di Stato solida e prestigiosa oltre che univoca e omogenca, trasmettendo l’essenza stessa dell’Istituzione e dei suoi compiti.

Per questo, negli ultimi anni, la Polizia di Stato ha avviato un percorso volto a rafforzare la capacità di essere immediatamente percepita e riconosciuta anche attraverso i suoi simboli e per i contenuti ad essi collegati.

In particolare, il nostro sistema di corporate identity non può che far riferimento ai fondamentali elementi connessi alla sua stessa storia, in primis lo stemma araldico e gli altri emblemi che, pur con le modifiche intervenute per adattarsi ai tempi, restano il patrimonio identitario tradizionale e segno distintivo dell’Istituzione.

Una piena e completa valorizzazione di questo patrimonio si realizza attraverso la disciplina e la tutela anche da un punto di vista commerciale dei simboli istituzionali, al fine di dare concreta attuazione ai diritti di proprietà industriale.

La legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) introducendo Il diritto all’uso esclusivo dei propri segni distintivi da parte della Polizia di Stato e consentendone, altresi, la concessione in uso a terzi, costituisce il punto di partenza del percorso intrapreso in tal senso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Con il successivo Decreto Ministeriale 19 settembre 2017 n. 215 si è, quindi, provveduto alla complessiva ricognizione dei simboli della Polizia di Stato e a disciplinarne la concessione a terzi, anche a titolo oneroso, secondo modalità coerenti con le finalità istituzionali, nel rispetto dci principi di economicità e trasparenza.

Dal gennaio 2018, con l’entrata in vigore del “Regolamento recante l’individuazione delle denominazioni e degli stemmi, degli emblemi e degli altri segni distintivi in uso esclusivo alla Polizia di Stato e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, nonché modalità attuative ai fini della loro concessione in uso temporaneo a terzi” non è più possibile produrre e commercializzare prodotti appartenenti alle varie categorie merceologiche, individuate secondo la classificazione internazionale prevista dall’accordo di Nizza del 1957 (denominata “Classificazione di Nizza”), che rechino i segni distintivi in uso esclusivo alla Polizia di Stato, senza che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ne abbia consentito l’uso temporaneo in concessione ai licenziatari’, pena le conseguenti sanzioni civili e penali previste dalla normativa vigente.

In quest’ottica, la Polizia di Stato non solo può salvaguardare il proprio patrimonio rappresentativo contrastando quelle iniziative non autorizzate, anche di natura commerciale, che possano creare nocumento alla propria immagine ma, al contempo, può conseguire introiti da reimpiegare al proprio interno, in un virtuoso circuito economico a
vantaggio di servizi istituzionali e attività socio-assistenziali per il personale.

Ciò premesso, con riferimento all’utilizzo dei simboli, è opportuno distinguere:

1. Utilizzo dei simboli della Polizia di Stato per finalità commerciali —“merchandising”

Attraverso un complesso iter procedurale, che ha richiesto la preliminare stipula di un accordo di collaborazione tra il Ministero dell’Interno e della Difesa nonché la redazione di una apposita convenzione con la Socictà Difesa Servizi S.p.A.°, divenuta operativa il 1° luglio u.s. dopo il visto della Corte dei Conti, questo Dipartimento ha affidato temporaneamente ed in via esclusiva alla predetta società la gestione economica dei simboli della Polizia di Stato, mantenendo la facoltà di preventivo assenso. Ciò al fine di ricercare le soluzioni organizzative c le procedure più idonee ad incrementare il valore e la redditività dell’immagine della Polizia di Stato.

Ad oggi, pertanto, la produzione, commercializzazione e distribuzione di prodotti recanti i simboli della Polizia di Stato è riservata ai soggetti licenziatari che abbiano preventivamente instaurato un rapporto giuridico con la suddetta Società.

L’articolazione dipartimentale deputata a curare la partnership con Difesa Servizi S.p.A nonché a vigilare sull’adempimento degli obblighi convenzionali, è stata individuata nell’Ufficio Relazioni Esterne, Cerimoniale e Studi storici della Segreteria del Dipartimento, quale struttura di riferimento della comunicazione istituzionale e quindi
deputata alle valutazioni in merito alla gestione “strategica” dei simboli.

Il predetto Ufficio svolgerà le funzioni di indirizzo e coordinamento in relazione ad ogni tipologia di utilizzo a fini commerciali dei simboli della Polizia di Stato.

Alla luce della nuova disciplina te SS.LL. vorranno dare massimo impulso alle attività di controllo nello specifico settore al fine di consentire la più ampia tutela dei diritti di proprietà industriale connessi all’utilizzo dci simboli istituzionali. Particolare attenzione dovrà essere riservata anche al settore dell’ e-commerce dove l’indebita diffusione di prodotti recanti i nostri segni distintivi risulta ancor più lesiva dell’immagine dell’Istituzione oltre che dei diritti dei terzi licenziatari.

Analoghe attività di controllo dovranno essere espletate all’interno delle strutture della Polizia di Stato affinché non siano commercializzati prodotti non in linea con e prescrizioni del Decreto Ministeriale 19 settembre 2017 n. 215.

2. Utilizzo simboli della Polizia di Stato per finalità istituzionali

Nell’ambito del rinnovato quadro normativo si rende altresì necessario rivisitare la disciplina relativa all’utilizzo dei simboli nelle attività istituzionali, anche realizzate in partnership con enti pubblici o con soggetti terzi,5 sempre con la finalità di salvaguardare l’immagine dell’Istituzione e trasmettere un concetto univoco di brand identity.

In particolare, l’utilizzo dei simboli per finalità istituzionali, anche da parte di | personale dipendente, nell’ambito di iniziative, manifestazioni, protocolli d’intesa, progetti,” nonché la realizzazione di dispositivi/supporti di comunicazione , informazione”, costituendo uno strumento di veicolazione dell’immagine dell’ Amministrazione, richiede la preventiva valutazione dell’Ufficio Relazioni Esterne, Cerimoniale e Studi storici, che ne verifica la coerenza con le strategie di comunicazione del Dipartimento e della Polizia di Stato.

Pertanto, al fine di conferire coerenza e sistematicità alle iniziative delle singole articolazioni centrali e territoriali, ogni modalità di impiego dei simboli dovrà essere preventivamente autorizzata dal suddetto Ufficio, cui afferisce la responsabilità di garantire il rispetto e il corretto utilizzo, anche nell’ottica di porre in essere azioni di comunicazione omogenee e riconoscibili.

3. Utilizzo dello stemma araldico o degli altri segni distintivi nel patrocinio

Relativamente alla concessione dello stemma araldico a soggetti terzi o nell’ambito di iniziative per le quali è stato richiesto il patrocinio (la cui concessione non dà automaticamente diritto all’utilizzo dello stemma araldico), si ribadiscono le disposizioni di cui alla circolare 555/EST/[P/1/295/17 del 31/01/2017, la cul disciplina
viene estesa anche all’utilizzo degli altri simboli, ivi comprese lc livree dei mezzi di servizio recanti i colori d’istituto.

4, Utilizzo delle denominazioni “Polizia” e “Polizia di Stato”

In merito all’uso delle denominazioni “Polizia” c “Polizia di Stato” o di altre denominazioni che ad essa facciano riferimento, giova evidenziare che non può esserne autorizzato l’uso a terzi in via permanente in quanto ciò potrebbe indurre all’erronco convincimento che le attività siano effettuate in nome e per conto dell’Amministrazione.

Tuttavia, per particolari ed eccezionali iniziative che rivestano rilevanza sul piano nazionale con beneficio all’immagine della Polizia di Stato, il Questore territorialmente competente può autorizzare l’utilizzo delle anzidette denominazioni, previa comunicazione all’Ufficio Relazioni Esterne, Cerimoniale e Studi storici.

Il suddetto Ufficio è a disposizione per ogni necessario eventuale chiarimento.

Si confida nella consucta, preziosa collaborazione delle SS.LL.

Nuova disciplina utilizzo stemmi