OGGETTO: Incontro di Calcio MESSINA – BARI del 16 settembre 2018. Sicurezza del personale impegnato in ordine pubblico.

Preg.mi Direttori,
condividendone tutte le ragioni e preoccupazioni stando ai gravosi e
seri contenuti, per quanto di competenza e nell’auspicio di un segnale positivo nei confronti dei tanti colleghi interessati che lavorano quotidianamente anche in servizi prevalenti di ordine pubblico, si trasmette, in allegato, la nota qui pervenuta dalla segreteria regionale
Sicilia, in merito ad alcune problematiche sorte ieri 16 settembre durante l’incontro di calcio in oggetto riportato e inerente ai servizi di ordine pubblico a questo connessi e
consequenziali.
Certi di un celere e positivo riscontro in merito, si porgono distinti saluti.

Di seguito la lettera al Questore di MESSINA della FSP Segreteria Regionale Sicilia

OGGETTO: Incontro di calcio MESSINA-BARI Sicurezza del personale impegnato in ordine pubblico.-

Preg.mo Signor Questore,

La gestione dell’ordine pubblico non deve essere finalizzata solamente a garantire il diritto di disputare e/o assistere ad una competizione sportiva nei modi previsti dalla nostra Costituzione ma deve anche essere organizzata in modo tale da garantire il diritto dei poliziotti a non farsi massacrare ed affrontare taluni particolari servizi di ordine pubblico con i necessari accorgimenti operativi che devono essere funzionali ed efficaci. Per quanto ci riguarda, l’ultimo dei citati diritti è quello più importante! Il Sindacato, quando tale diritto viene negato, ha l’obbligo d’intervenire e l’Amministrazione ha l’obbligo di porre in essere le dovute azioni affinché analoghe situazioni non si verifichino nuovamente.

Una delle regole da rispettare in modo perentorio durante gli incontri di calcio è il controllo di coloro che accedono all’interno dello stadio e l’aliquota del personale da impiegare durante le scorte delle tifoserie che deve essere proporzionata al numero delle persone. Leggendo tutta la normativa vigente in materia e le svariate circolari emanate dai competenti uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nulla è lasciato a qualsiasi dubbio interpretativo:

– IL CONTROLLO DI COLORO CHE ACCEDONO ALLO STADIO E’ OBBLIGATORIO PER EVITARE CHE ALL’INTERNO ACCEDANO ARMI DI QUALSIASI GENERE E/O OGGETTI CONTUNDENTI;

– IL NUMERO DEGLI OPERATORI DELLE FORZE DI POLIZIA DA IMPIEGARE DURANTE LE SCORTE DEI TIFOSI DEVE ESSERE PROPORZIONATO AL NUMERO DELLE PERSONE DA SCORTARE.

 

Quanto accaduto nella città di Messina in occasione dell’incontro di calcio MESSINA-BARI, ci lascia basiti !

  • Solamente due Squadre del Reparto Mobile di Catania (totale: 20 operatori polstato) + un Funzionario della Questura di Messina con il suo autista impegnati a scortare circa 450 tifosi del Bari, fatti salire sopra un traghetto dedicato che da Villa San Giovanni (RC) li ha sbarcati nella città di Messina. Momenti di tensione durante la navigazione poiché, per disposizione del succitato Funzionario, a tutti i tifosi è stato impedito di salire nella zona superiore del traghetto in cui erano ubicati i bagni. RISULTATO: i tifosi espletavano i loro bisogni fisiologici ovunque;
  • I summenzionati tifosi, appena sbarcati in Messina, unitamente al personale dell’Arma dei Carabinieri, venivano scortati fino allo stadio dove si compattavano con altre 250 persone circa, appartenenti alla stessa tifoseria;
  • Le operazioni di filtraggio dei tifosi del Bari che accedevano allo stadio venivano effettuate da una squadra del IV Reparto Mobile di Napoli. Dette operazioni di controllo sono state interrotte nel momento in cui iniziavano degli scontri con la tifoseria predetta, scaturiti a seguito del rinvenimento di un soggetto in possesso di petardi. Il Funzionario addetto in quel settore, per motivi sconosciuti, disponeva di fare entrare i tifosi del Bari senza che gli stessi venissero controllati;
  • I tifosi del Bari, durante l’intervallo tra il 1° ed il 2° tempo, uscivano e rientravano all’interno dello stadio senza che questi fossero sottoposti ad alcun tipo di controllo. L’unica controllo riguardava i tappi delle bottiglie di cui erano in possesso;
  • I tifosi del Bari (circa 700), al termine dell’incontro di calcio, venivano scortati fino al molo in cui si trovava il traghetto dedicato che li avrebbe sbarcati a Villa San Giovanni (RC). A bordo del predetto traghetto, oltre ai circa 700 tifosi, salivano 30 operatori della forze dell’ordine (20 operatori del X Reparto Mobile di Catania e 10 dell’Arma dei Carabinieri) + lo stesso Funzionario dell’andata con il suo autista. Il Funzionario della Questura di Messina che si trovava a bordo, anche in questo tragitto di ritorno, disponeva di impedire ai tifosi di salire nella zona superiore del traghetto in cui erano ubicati i bagni. STESSO RISULTATO DELL’ANDATA: i tifosi espletavano i loro bisogni fisiologici ovunque

Questa sarebbe la ricostruzione secondo le indiscrezioni da noi ricevute.

Egregio signor Questore

Questa organizzazione sindacale, se da un lato è ben conscia della Sua assoluta prerogativa nella gestione dell’ordine pubblico attribuitole dalla legge (TULPS e legge 121 del 1981), dall’altro non può però esimersi dalla tutela dei lavoratori, prerogativa assoluta del sindacato.

Da quanto sopra esposto, si evince palesemente che solamente per un puro caso fortuito non è accaduto nulla di irreparabile. E’ necessario attenersi alle scrupolose disposizioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in merito all’obbligatorietà del controllo delle persone che accedono all’interno dello stadio ed all’aliquota di personale da impiegare nelle scorte delle tifoserie che deve essere proporzionata al numero delle persone da scortare.

L’FSP POLIZIA ritiene che l’incolumità dei poliziotti deve essere un fattore basilare nello svolgimento di qualsiasi servizio e la sua negazione comporterà un immediato intervento da parte nostra. Siamo stanchi di avere la solidarietà delle Istituzioni dopo il ferimento e/o la morte di un nostro collega. Questa Segreteria Regionale, nel contempo, investe la Segreteria Nazionale che legge per conoscenza, di intervenire direttamente presso il Dipartimento per le opportune valutazioni del caso.

L’occasione è gradita per porgerLe i più Cordiali Saluti.

La lettera