La rabbia dei poliziotti: «Derisi dai criminali e umiliati dai giudici»

C’è chi è nei guai per aver sedato risse e chi per aver catturato ladri: «Leggi da cambiare»

«L’ho arrestato per sei volte perché spacciava. Quando gli ho tolto le manette mi ha riso in faccia»: è un poliziotto del centro Italia a raccontare disarmato il calvario cui vanno incontro gli agenti che ogni volta, a processo finito, vedono vanificato il loro lavoro.

«Il problema è sempre lo stesso – spiega Fabrizio Lotti, segretario nazionale dell’Fsp Polizia -. ovvero una questione di norme da cambiare soprattutto per i reati predatori, quelli di allarme sociale che vanno dallo scippo alla rapina. C’è poi la questione dei protocolli operativi, perché il poliziotto che interviene in questi casi si prende delle responsabilità penali e amministrative non da poco. Non ha nessun tipo di tutela». A questo, per il sindacalista, si aggiunge che «in Italia c’è il libero convincimento del giudice che è diverso da ciò che è previsto nel diritto anglosassone. Finché sarà così ci saranno sempre sentenze differenti.
Per questo auspichiamo una riforma delle leggi che sia dalla parte della Polizia»

L’articolo su il Giornale