Oggetto: previsto decreto-legge “Forze di Polizia”.-
Richiesta di accelerazione ed integrazioni.

Illustre Signor Ministro,
innanzitutto Le esprimiamo il nostro convinto e vivissimo plauso per la forte stigmatizzazione pronunziata nell’aula del Senato, circa i ritardi e i disallineamenti tra Forze del medesimo Comparto nell’erogazione delle competenze arretrate relative all’ultimo rinnovo contrattuale – pubblicato in G.U. il 18 aprile u.s. e ben conosciuto da mesi dai tecnici del Ministero dell’Economia e Finanze – causati dall’inefficienza della piattaforma NoiPA (passaggio da noi sempre avversato) nei confronti dei dipendenti delle Forze dell’ordine, che non corrisponde certo a criteri di efficienza, puntualità e rispetto della loro dignità professionale. E’ doveroso sottolineare come non si possono più tollerare disservizi che danneggiano chi ogni giorno mette a rischio la propria incolumità per la sicurezza dei cittadini, pertanto la nostra valutazione circa la prospettiva dell’uscita della Polizia di Stato da una piattaforma che appare del tutto inadeguata, non può che essere positiva.

Ciò premesso e doveroso, riconoscendo il Suo impegno a tutela dei diritti e delle legittime aspettative delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, Le chiediamo anche di farsi forte sostenitore della voce dei poliziotti tutti in seno al Consiglio dei Ministri, nel chiedere un’accelerazione di un provvedimento normativo (decreto-legge Forze di Polizia) molto atteso dalla nostra categoria, perché racchiude in sé alcuni aspetti ritenuti fondamentali per il mantenimento di livelli professionali di efficacia e di efficienza della nostra Amministrazione.

In questo contesto, oltre alle diverse richieste che Le abbiamo più volte palesato, anche con riferimento alla c.d. “previdenza dedicata”, richiamiamo l’importanza di un atteso decreto-legge Forze di Polizia che sia capace di raggiungere i migliori obiettivi in modo rapido e con il minor dispendio di risorse, prevedendo, tra l’altro, sia la proroga (altrimenti esaurita) fino al 2029 della fase transitoria del c.d. “riordino delle carriere” (che mantiene procedure semplificate e celeri nei concorsi necessari per le progressioni di carriera), sia la possibilità di far scorrere le graduatorie anche per i concorsi interni (altrimenti esclusi), ivi comprese quelle riferite ai concorsi tuttora in atto (959 e 411 vice ispettori).

Vista l’oggettiva necessità ed improcrastinabile esigenza, Le chiediamo, altresì, di insistere sull’anticipo al 2025 e al 2027 dei concorsi interni per complessivi 4.200 posti da ispettore superiore e di sospendere, almeno transitoriamente, il vincolo che impone rigidamente di attribuire il cinquanta per cento dei posti disponibili per l’accesso al ruolo degli ispettori, ai concorsi pubblici, rendendo così fruibili quei posti rimasti vacanti, per i concorsi interni.

Certi del Suo consueto impegno, inviamo i più cordiali saluti.

La lettera