VENERDÌ 03 GIUGNO 2022 16.57.21

POLIZIA: NORDIO A CONVEGNO FSP, ‘MAGGIORI TUTELE E GARANZIE PER OPERATORI’

Azione inquirente in capo alle procure generali e risarcimenti
totali a chi viene assolto
Roma, 3 giu. – (Adnkronos) – L’azione inquirente nei confronti degli
appartenenti alle forze dell’ordine che dovrebbe tornare in capo alle
procure generali, il risarcimento totale di ogni spesa realmente
sostenuta per gli operatori in divisa che si vedono assolti, e una
preparazione specifica dei magistrati che si trovano a giudicare
personale in divisa e che non possono assolutamente ‘mostrarsi
politicizzati’ su questo terreno. Sono gli argomenti sui quali si è
soffermato Carlo Nordio, già procuratore aggiunto della Repubblica a
Venezia, intervenendo come relatore oggi al convegno di FSP Polizia, a
Padova, sul tema ”La tutela delle forze di Polizia. Aspetti tecnici e
legislativi”.
Nordio ha ricordato come ”nel vecchio codice Rocco esisteva la
cosiddetta garanzia amministrativa, parallela alla garanzia politica
che veniva data ai parlamentari. Così come non si poteva inquisire un
parlamentare senza l’autorizzazione della camera di appartenenza,
inquisire un poliziotto o un altro appartenente alle forze dell’ordine
non poteva farlo un giovane pubblico ministero ma poteva farlo
soltanto il procuratore generale presso la corte d’appello, quindi con
una garanzia molto solida di professionalità e di esperienza. Questo
non perché i poliziotti non siano uguali agli altri di fronte alla
legge” ha spiegato, sottolineando come un reato compiuto da un
operatore della sicurezza o da un magistrato sia da considerarsi più
grave proprio per la funzione svolta da questi soggetti, ”ma perché
coloro i quali vestono la divisa, come anche chi veste la toga, non
sono uguali agli altri in termini di responsabilità che hanno”.
“Noi – dobbiamo essere grati alle forze dell’ordine perché tutelano la
nostra scurezza, ma dobbiamo anche stare molto attenti affinché queste
persone che rischiano la vita non rischino anche il posto di lavoro,
la loro incolumità e la loro professionalità individuale. Perché
talvolta devono difendersi non solo dalla delinquenza, ma anche da una
legislazione sbagliata, e anche da una certa aggressività da parte
della magistratura che, invece di tutelarne la funzione, cerca di
comprimerne l’esercizio del loro dovere. E’ difficile trovare il
giusto equilibrio – ha concluso – ma bisognerebbe che anche i
magistrati, soprattutto quelli inquirenti, fossero educati a mettersi
nei panni dei poliziotti quando li devono giudicare”.

VENERDÌ 03 GIUGNO 2022 17.37.53

Sucurezza: Molteni a Fsp, con taser risultati straordinari. In dotazione a 113 città, In 50 casi è stato solo deterrente

(ANSA) – PADOVA, 03 GIU – Sono 4.482 i taser distribuiti in
113 città italiane dove, da metà marzo a fine aprile, l’arma a
impulsi elettrici è stata utilizzata “50 volte con risultati
straordinari, perché nella metà dei casi è bastato mostrarlo”.
Lo ha reso noto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni,
relatore oggi al convegno di Fsp Polizia a Padova sul tema “La
tutela delle forze di Polizia. Aspetti tecnici e legislativi”.
“Sulla sperimentazione del taser si è fatta tanta confusione –
ha aggiunto -, si è perso tempo. L’introduzione effettiva è
avvenuta solo il 14 marzo di quest’anno. Ma ora sono 113 le
città in cui è adoperato il taser, e i risultati sono clamorosi,
va detto soprattutto ai detrattori di questo strumento. Al 30 di
aprile sono stati 50 i casi di utilizzo, e la metà delle volte è
stato sufficiente mostrarlo. L’effetto di deterrenza emerge in
modo chiaro, e va sottolineato che si tratta di uno strumento di
difesa, non è di violenza ma di sicurezza”. Ma per il
sottosegretario “4482 strumenti a disposizione sono comunque
pochi. E stiamo lavorando per poter acquistare altre armi a
impulsi elettrici, affinché anche le specialità della Polizia
possano averle”. Molteni ha voluto precisare che per lui ci sono
tre grandi temi di tutela degli operatori della sicurezza tra
cui l’assistenza legale, la garanzia sulle possibilità di
operare (che passa soprattutto per taser e bodycam), e le norme.

VENERDÌ 03 GIUGNO 2022 17.37.56

SICUREZZA: MOLTENI, ‘4.482 TASER IN 113 CITTA’, RISULTATI STRAORDINARI’ =

sottosegretario Interno a convegno Fsp, ‘da metà maggio a fine
aprile usato 50 volte, per metà è bastato mostrarlo’
Roma, 3 giu. – (Adnkronos) – Sono 4.482 i taser distribuiti in 113
città italiane dove, da metà marzo a fine aprile, l’arma a impulsi
elettrici è stata utilizzata ”50 volte con risultati straordinari,
perché nella metà dei casi è bastato mostrarlo”. Il sottosegretario
all’Interno Nicola Molteni, relatore oggi al convegno di Fsp Polizia a
Padova sul tema ”La tutela delle forze di Polizia. Aspetti tecnici e
legislativi”, ha ricordato questi dati con soddisfazione rimarcando
l’impegno profuso per quanto attiene alle tutele ”operative” per le
forze dell’ordine, giacché era il lontano 2014, ha riepilogato, quando
venne ”introdotto l’emendamento per prevedere la sperimentazione del
taser”.
“Si è fatta tanta confusione – ha aggiunto Molteni – si è perso tempo,
l’introduzione effettiva è avvenuta solo il 14 marzo di quest’anno. Ma
ora sono 113 le città in cui è adoperato il taser, e i risultati sono
clamorosi, e va detto soprattutto ai detrattori di questo strumento.
Al 30 di aprile sono stati 50 i casi di utilizzo, e la metà delle
volte è stato sufficiente mostrarlo. L’effetto di deterrenza emerge in
modo chiaro, e va sottolineato che si tratta di uno strumento di
difesa, non è di violenza ma di SICUREZZA”. Ma per il sottosegretario
”4482 strumenti a disposizione sono comunque pochi. E stiamo
lavorando per poter acquistare altre armi a impulsi elettrici,
affinché anche le specialità della Polizia possano averle”.

Molteni ha precisato che per lui ci sono tre grandi temi
di tutela degli operatori della SICUREZZA: tutela legale, tutela
operativa (che passa soprattutto per taser e bodycam), e tutela
normativa. ”Il discorso della tutela normativa va ripreso – ha
sottolineato – e serve una visione politica che vada nella direzione
di proteggere dalle violenze, perché 2.665 aggressioni all’anno, 7 al
giorno, 1 ogni 3 ore sono inaccettabili. Io non credo che questo
governo abbia una visione comune per affrontare anche il tema delle
tutele normative, ma mi auguro che un prossimo governo, che sia di
centrodestra o di centrosinistra, prenda in considerazione questi
temi”.
Altre questioni di assoluta urgenza, per Molteni, sono quelle della
tutela legale, ”su cui abbiamo fatto un grande sforzo – ha detto –
mettendo 10 milioni di euro a disposizione, ma anche io credo che la
valutazione di congruità delle spese da rimborsare debba essere
superata”. ”Oggi abbiamo 99.000 poliziotti – ha detto -. Prima della
Madia erano 210.000, abbiamo l’età media più alta d’Europa, e
operatori che soffrono stati di disagio e malessere. Da qui al 2030 ci
saranno più di 40.000 poliziotti che andranno in pensione, e ciò vuol
dire che avremo la metà degli operatori in servizio. Intervenire sugli
organici è indispensabile e urgente con un vero ‘piano Marshall’. O
questo paese capisce che sulla SICUREZZA si deve investire, perché la
domanda di SICUREZZA non fa che montare – ha concluso -, o avrà grandi
difficoltà”.

VENERDÌ 03 GIUGNO 2022 18.07.36

Sicurezza: Molteni, ora il Taser è in 113 città

Sicurezza: Molteni, ora il Taser è in 113 città Milano, 3 giu. (LaPresse) – Sono 4.482 i taser distribuiti in 113 città italiane dove, da metà marzo a fine aprile, l’arma a impulsi elettrici è stata utilizzata “50 volte con risultati straordinari, perché nella metà dei casi è bastato mostrarlo”. Sono le parole del sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, relatore oggi al convegno di Fsp Polizia a Padova sul tema “La tutela delle forze di Polizia. Aspetti tecnici e legislativi”.Molteni ha fornito i dati con soddisfazione rimarcando l’impegno profuso per quanto attiene alle tutele “operative” per le forze dell’ordine dal 2014 quando venne “introdotto l’emendamento per prevedere la sperimentazione del taser”.

“Si è fatta tanta confusione – ha aggiunto Molteni – si è perso tempo, l’introduzione effettiva è avvenuta solo il 14 marzo di quest’anno. Ma ora sono 113 le città in cui è adoperato il taser, e i risultati sono clamorosi, e va detto soprattutto ai detrattori di questo strumento. Al 30 di aprile sono stati 50 i casi di utilizzo, e la metà delle volte è stato sufficiente mostrarlo. L’effetto di deterrenza emerge in modo chiaro, e va sottolineato che si tratta di uno strumento di difesa, non è di violenza ma di sicurezza”. Ma per il sottosegretario “4482 strumenti a disposizione sono comunque pochi. E stiamo lavorando per poter acquistare altre armi a impulsi elettrici, affinché anche le specialità della Polizia possano averle”.Molteni ha voluto precisare che per lui ci sono tre grandi temi di tutela degli operatori della sicurezza: tutela legale, tutela operativa (che passa soprattutto per taser e bodycam), e tutela normativa. “Il discorso della tutela normativa va ripreso – ha sottolineato – e serve una visione politica che vada nella direzione di proteggere dalle violenze, perché 2.665 aggressioni all’anno, 7 al giorno, 1 ogni 3 ore sono inaccettabili”.

“Io non credo – ha aggiunto il sottosegretario – che questo governo abbia una visione comune per affrontare anche il tema delle tutele normative, ma mi auguro che un prossimo governo, che sia di centrodestra o di centrosinistra, prenda in considerazione questi temi”.Altre questioni di assoluta urgenza, per Molteni, sono quelle della tutela legale, “su cui abbiamo fatto un grande sforzo – ha detto – mettendo 10 milioni di euro a disposizione, ma anche io credo che la valutazione di congruità delle spese da rimborsare debba essere superata”. “Oggi abbiamo 99.000 poliziotti – ha chiuso -. Prima della Madìa erano 210.000, abbiamo l’età media più alta d’Europa, e operatori che soffrono stati di disagio e malessere. Da qui al 2030 ci saranno più di 40.000 poliziotti che andranno in pensione, e ciò vuol dire che avremo la metà degli operatori in servizio. Intervenire sugli organici è indispensabile e urgente con un vero ‘piano Marshall’. O questo paese capisce che sulla sicurezza si deve investire, perché la domanda di sicurezza non fa che montare o avrà grandi difficoltà”.

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