Prima riunione tecnica solo interlocutoria: si cambi.

Contratto: serve chiarezza

Parte pubblica fornisca dati completi e disaggregati

Dopo due incontri politici in cui la componente pubblica del tavolo contrattuale ha parlato di filosofia della sicurezza stamani, finalmente, avremmo dovuto cominciare ad entrare nel merito delle tante questioni tecniche sia normative, sia economiche che questa tornata contrattuale è chiamata ad affrontare per superare l’enorme arretrato che negli ultimi due decenni si è accumulato su tutti i fronti del piano economico.

Stipendi poco rispettosi dei sacrifici delle donne e degli uomini in divisa, tariffe orarie degli straordinari sicuramente non degne dell’elevata professionalità richiesta, misure delle indennità operative ferme ad inizio secolo e mancata istituzione della previdenza complementare nonché, sul piano normativo, con una tutela legale del tutto inadeguata, un’inesistente copertura di molte delle spese sanitarie, gravi penalizzazioni rispetto al restante pubblico impiego in materia di tutela della genitorialità, permessi per visite specialistiche e terapie, congedi e aspettative, diritto allo studio, limite massimo dell’orario di lavoro e molto altro ancora.

La parte pubblica, viceversa, non ha fornito i dati disaggregati mediante i quali ha elaborato le misure medie dei miglioramenti retributivi che ha diffuso ai media. Ma ai rappresentanti del personale devono essere forniti tutti i fogli contabili contenenti le informazioni necessarie sia a comprendere esattamente qual è la distribuzione delle risorse che è stata ipotizzata, sia per poter elaborare compiutamente ipotesi diverse di tale distribuzione nel rispetto dello stanziamento previsto dalla normativa, tenendo presente la nostra indefettibile priorità: gli aumenti retributivi sulla componente fissa della retribuzione di ciascuna qualifica e posizione contrattualizzata non potranno essere in nessun caso, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale, inferiori a quelli del precedente contratto.

Ciò significa che, per noi, almeno il 90% delle risorse contrattuali dovranno servire ad incrementare le voci fisse e continuative del trattamento economico, con una netta prevalenza per quelle voci che incidono anche sull’indennità di buonuscita, mentre dovrà essere demandato al “pacchetto specificità”, in corso di elaborazione sul tavolo interministeriale meritoriamente promosso dal Ministro Brunetta, il reperimento delle risorse necessarie per l’adeguamento di tutte le voci accessorie, per la realizzazione della previdenza complementare – o di misure previdenziali che abbiano analogo effetto previa perequazione tra tutte le componenti del Comparto -, per una reale tutela legale, per quella sanitaria e la parte normativa.

In definitiva, questa tornata contrattuale si compone di due parti che per noi devono procedere parallelamente: da un lato i miglioramenti economici base, da realizzare con i finanziamenti noti e da discutere previa conoscenza di tutte le informazioni necessarie, dall’altro il recupero del gap accumulatosi sulle componenti accessorie, sulla previdenza complementare e sulle tutele normative in genere, da realizzare tramite nuovi ed ulteriori finanziamenti che faranno capo al cosiddetto “pacchetto specificità”, i cui contenuti dovranno essere chiariti nel dettaglio al più presto e resi tangibili non tramite generiche buone intenzioni di cui, come abbiamo già detto, sono lastricate le vie dell’inferno, ma attraverso misure chiare, precise e soprattutto concrete.

a mattina di venerdì prossimo, 30 luglio, è prevista una nuova riunione e noi abbiamo già formalmente comunicato la nostra piena disponibilità a proseguire i lavori ininterrottamente, perché per noi questo contratto è troppo importante, ci sono vent’anni da recuperare: intendiamo valorizzare l’intento dell’Esecutivo, che desidera chiudere a settembre per aggiornare gli stipendi ed erogare gli arretrati entro fine anno, ma per coniugare il presto al bene occorre un impegno serio, intenso e continuo, senza pregiudiziali burocratiche di sorta. Noi resteremo sul pezzo per dare ai colleghi il miglior contratto e le migliori condizioni di lavoro possibili.

Roma, 27 luglio 2021

Il comunicato