Da il Gazzettino:

Agenti feriti nel tso: «Ci serve il taser»

Due poliziotti accoltellati a Chioggia dopo l’irruzione a casa di un uomo barricato che rifiutava il trattamento sanitario.

I sindacati: «Dateci la pistola cicttrica, in questi casi è utile» Le prognosi sono di 15 e 25 giorni. Arrestato l’aggressore.

IL CASO

Un mese fa due agenti della polizia locale feriti durante l’esecuzione di un tso un trattamento sanitario obbilga-
torio. Una decina di giorni fa un altro agente colpito da un venditore abusivo durante un controllo sulla spiaggia con 10 giorni di prognosi e, ora, il fatto più grave,  due agenti della polizia di Stato appartenenti  all’ Unità Operativa di primo intervento (UOPI) feriti con un coltello da una 59enne che rifiutava sempre un tso, finiti al pranto soccorso rispettiveamente con 15 e 25 giorni di prognosi. Ipolizionti invocano l’uso del taser e lo stesso questore di Venezia dà loro ragione. A Chioggia. (ma anche a Jesolo, per fatti analoghi) sembra di leggere un bollettino di guerra e, invece, è
solo ordinaria amministrazione.

IL SEGRETARIO DEL FSP

E la sensazione che non sia giusto che a fare le spese di questi episodi siano gli uomini e le donne delle forze dell’ordine è forte.
A farsene interprete anche per ragioni di ruolo sindacale è Mauro Armelno, poliziotto in servizio al commissariato di Chioggia  ma anche segretario generale dell‘FSP Polizia Veneto. «In certe situazioni le forze dell’ordine sono quasi costrette a intervenire a mani nude – dice Armelao – con il taser si eviterebbe il corpo a corpo e le persone pericolose si fermano solo alla vista della pistole elettrica».

Da La Nuova Venezia

«Subito la pistola elettrica anche agli agenti di Venezia»

CHIOGGIA.  «Dateci il taser senza perdere altro tempo, basta rischiare la vita e contare continuamente i feriti fra le forze dell’ordine», sostiene Mauro Armelao, segretario regionale del sindacato di polizia FSP, «Poteva andare molto peggio a Chioggia. Ma grazie al sangue freddo e alla professionalità del personale dell’UOPI di Venezia, intervenuta, non siamo qui a piangere altri colleghi. Questa è l’ennesima dimostrazione che anche a Venezia e non solo, le forze dell’ordine debbano essere dotate della pistola elettrica Taser, che sta sortendo solamente effetti positivi nella sua sperimentazione che sta avvenendo in diverse città d’Italia ma non a Venezia»