(ANSA) – ROMA, 9 GEN – Ottantamila agenti in meno di 5 anni e 260 presidi di polizia: con questi numeri la sicurezza in Italia e’ un optional. Lo denuncia il segretario generale dell’Ugl Polizia di Stato, Valter Mazzetti.
“In passato – ricorda Mazzetti – si e’ parlato di un’allerta elevata anche in assenza di una minaccia specifica. Ma dopo l’attentato che ha scosso Parigi e ha riportato l’attenzione sulla sicurezza in Italia, ci chiediamo come si possa ancora garantire il controllo del territorio”. (ANSA).
“In passato si è parlato di un’allerta elevata anche in assenza di una minaccia specifica. Ma dopo l’attentato che ha scosso Parigi e ha riportato l’attenzione sulla sicurezza in Italia, ci chiediamo come si possa ancora garantire il controllo del territorio. Da una parte il blocco del turn over al 50% che impedendo le assunzioni necessarie ha portato a un pesante ridimensionamento delle forze dell’ordine, dall’altra la chiusura indiscriminata di oltre 260 presidi di polizia”.
Così, in una nota, il segretario generale dell’Ugl Polizia di Stato, Valter Mazzetti, che spiega: “Si tratta di una riduzione di uomini e mezzi che mette in serio pericolo l’efficacia del controllo del territorio, soprattutto in un momento così delicato. Occorre uno sforzo corale per prevenire le minacce derivanti dalla criminalità e, come in questo caso, dal terrorismo. Come per la Scuola, la sicurezza dei cittadini non è uno spreco da tagliare ma una risorsa per l’intera collettività su cui investire. Si tratta della precondizione necessaria per lo sviluppo e la democrazia del Paese”.
“Per questo chiediamo il ripristino del turn over, facendo ancora una volta presente che nei prossimi 6 anni questo blocco è destinato a portare a una riduzione di almeno 80 mila uomini. Allo stesso modo – conclude Mazzetti – appare folle l’idea di una chiusura dei presidi, considerando le inevitabili conseguenze negative di una minor presenza di forze dell’ordine sul territorio. Senza contare il rischio di gesti emulativi, messi in atto da chi volesse rispondere al richiamo dei fondamentalisti. Com’è possibile, in questa situazione, assicurare che in Italia non ci siamo cellule terroristiche pronte all’azione? Un pensiero poi va anche ad Ahmed Merabet, uno dei due agenti assassinati nel massacro di Parigi: non solo matite per la pace, ricordiamo le divise per la pace. Rendiamo omaggio ad Ahmed Merabet, poliziotto ucciso con un colpo di grazia”.
(ANSA).
COM-NE/NE
09-GEN-15 14:01
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