1.141 v.isp.: arrivano banche dati, ma promuovere tutti i 3.100
Devono scorrere anche tutte le altre graduatorie in sospeso
Serve una legge delega per il 3° definitivo correttivo al riordino

Durante la riunione odierna, presieduta dal Direttore della Dagep, prefetto Scandone e dal Direttore
dell’Ufficio per le relazioni sindacali, vice prefetto Maria De Bartolomeis e dal Direttore del Servizio
concorsi, dirigente superiore della Polizia di Stato Franco Famiglietti, abbiamo ribadito con grande
forza la ferma richiesta di sopprimere in via eccezionale la prova orale per poter immettere in ruolo
3.100 nuovi ispettori, indispensabili alla Polizia di Stato, già all’inizio del prossimo anno.

L’Amministrazione, pur condividendo tale opportunità ha però ribadito che, per sopprimere la prova
orale, ma anche per espletarla eliminando due delle quattro materie d’esame, è indispensabile un
intervento normativo di Governo e Parlamento: intervento che non può essere lei a portare a termine.

In attesa di capire se e quando sarà possibile questo intervento il Dipartimento ha proposto di attuare
un’estrema semplificazione della prova orale, suddividendo i candidati in 5 blocchi da circa 600 colleghi.

A partire dal 29 novembre prossimo a ciascuno dei 5 blocchi verranno inviate quattro batterie di 120
domande, 30 per ogni materia d’esame: l’inizio delle prove orali sarà il 20 gennaio 2023 e ogni
scaglione riceverà le batterie con lo stesso anticipo approssimativo (circa 50 giorni). Tutti avranno
così più o meno lo stesso tempo a disposizione per prepararsi

Pur rivendicando di essere stati i primi a richiedere la semplificazione che ci viene proposta adesso
per iscritto e anche incontrando il Vertice del Dipartimento, abbiamo ribadito che oggi, per noi,
l’unica soluzione veramente soddisfacente per il concorso a 1.141 posti da vice ispettore, in via
eccezionale, per l’emergenza organici in corso, è la soppressione della prova orale con l’avvio di tutti
gli attuali idonei al corso di formazione: per questo continueremo a lavorare intensamente con i nostri
riferimenti politici e a premere sui vertici dell’Amministrazione affinché facciano altrettanto.

Prendiamo atto positivamente del fatto che alcune sigle sindacali, che nel 2017/2018 applaudivano al
riordino come “svolta epocale” (carta canta e villan dorme), si sono finalmente accorte di ciò che noi
avevamo detto subito: come primo step serve un immediato provvedimento legislativo per fare in
modo che, di fatto, tutti i 3.100 idonei alla prova scritta siano promossi ed eliminare l’assurdo obbligo
di assumere ogni anno lo stesso numero di ispettori per concorso pubblico e per concorso interno,
dove devono essere aumentati almeno all’80% fino al 2027. Le procedure devono essere semplificate
e velocizzate anche per ciò che riguarda i concorsi da ispettore superiore previsti per il 2026 e 2027.

Come secondo step, nel medesimo provvedimento, ci dovrà inoltre essere una delega legislativa per
un terzo correttivo allo sciagurato riordino del 2017, che vada a sanare tutte le altre enormi criticità
che registriamo ogni giorno sia per i ruoli ordinari che per i martoriati ruoli tecnici.

Come terzo step, nella legge di stabilità, dovranno essere stanziati fondi idonei a realizzare quanto
sopra e per procedere allo scorrimento di tutte le graduatorie al momento ancora in sospeso: sia per
il concorso interno a 436 posti da vice commissario che per il concorso a 2.662 posti da vice ispettore,
nonché per i concorsi e gli scrutini da vice sovrintendente.

Roma, 9 novembre 2022

1141-9-11-2022