OGGETTO:Richiesta di istituzione di un tavolo tecnico per la revisione dei criteri di mobilità del personale della Polizia di Stato.
Preg.mo Direttore,
desideriamo sottoporre alla Sua attenzione una richiesta che nasce da un bisogno reale e profondamente sentito da migliaia di operatori della Polizia di Stato: l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto per la revisione dei criteri che regolano la mobilità a domanda. Questa richiesta non è frutto di una mera analisi normativa, ma scaturisce dall’ascolto quotidiano delle difficoltà, delle aspettative e delle speranze di chi, ogni giorno, garantisce la sicurezza del Paese. Commissari, Ispettori, Sovrintendenti, Assistenti e Agenti: ciascuno con il proprio ruolo, ma tutti accomunati da un desiderio legittimo di vedere riconosciute le proprie esigenze personali e familiari all’interno di un sistema che, oggi, appare disomogeneo e poco equo.
La mobilità, com’è noto, rappresenta uno snodo cruciale nella vita professionale e privata del personale. I criteri attualmente adottati, con seria professionalità e dedizione da parte dei diversi Servizi interessati,variano sensibilmente da ruolo a ruolo. Ci sono dipendenti, ad esempio, le cui domande di mobilità vengono valutateesclusivamente in base all’anzianità, che non contempla alcun punteggio per situazioni familiari o sociali. Al contrario, per altri dipendenti esiste un sistema a punteggio che, pur con limiti evidenti, riconosce almeno in parte il valore del ricongiungimento familiare, della genitorialità edelle condizioni assistenziali, ed altri i cui criteri non risultano neanche menzionati.
Questa disparità oltre a essere dissonantenei diversi Servizi, rischia di generareun senso di frustrazione, soprattutto tra coloro che, pur avendo responsabilità elevate e affrontando carichi operativi importanti, si vedono negare ogni considerazione per la propria vita privata. Il risultato è un sistema che, invece di motivare e valorizzare, rischia di demotivare e allontanare.
A tale quadro di disomogeneità, si aggiungeuna ulteriore criticità di particolare rilevanza che riguarda il personale del ruolo tecnico-scientifico e professionaleper il quale, infatti, non è attualmente attivo il portale di mobilità, né sono state fornite indicazioni chiare sulle tempistiche per la sua implementazione.
A ciò si integra un’altra criticità: l’assenza di criteri chiari e condivisiper i cosiddetti trasferimenti “speciali”, come quelli verso la Polizia Postale, Stradale, Ferroviaria, le Squadre CISCO, Scientificae altri reparti specialistici. In questi casi, le modalità di selezione e assegnazione appaiono spesso opache e non sempre coerenti con i principi di trasparenza che dovrebbero guidare l’azione amministrativa.
Per queste ragioni, pur riconoscendo gli sforzi e la professionalità di tutti i Servizi interessati, riteniamo che sia giunto il momento di avviare un confronto serioe costruttivo, che metta al centro le persone e le loro storie. Un tavolo tecnico che non si limiti a correggere le disfunzioni, ma che sappia ripensare l’intero impianto della mobilità in chiave moderna, equa e funzionale. Un sistema che riconosca il valore dell’esperienza, ma anche quello dell’urgenza familiare, della disponibilità al trasferimento e della vocazione al servizio.
La nostra Federazione è pronta a contribuire con spirito collaborativo, offrendo proposte concrete e una visione orientata al benessere del personale e all’efficienza dell’Amministrazione. Siamo convinti che, insieme, si possa costruire un modello di mobilità che non sia solo regolamento, ma anche riconoscimento, rispetto e motivazione.Confidando nella Sua sensibilità e nella volontà di avviare con tempestività questo percorso condiviso, porgiamo i nostri più distinti saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE
Valter Mazzetti












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