Grazie di tutto Andrea, resterai il nostro punto di riferimento…

 

E’ stata una di quelle assurde circostanze che non ci si aspetta a portar via per sempre Andrea Caradonna. Una di quelle evenienze eccezionali con cui i poliziotti sanno che devono fare i conti quando meno se lo aspettano, ma quando stanno lavorando… non quando stanno finalmente godendo il meritato riposo.

E invece è proprio così che è andata, per un destino più che beffardo. Appena il secondo giorno delle agognate ferie, Andrea, e il dramma era in agguato. Un dramma senza fine che ha travolto la tua famiglia e i tuoi figli, a cui noi siamo vicini con tutta la profondità della nostra comprensione.

Oggi siamo qui, attoniti dal dolore e commossi dal pensiero di una persona a cui questo Sindacato era legata in maniera davvero speciale e particolare.

“A perdere la vita, Andrea Caradonna, 57 anni e primo dirigente della polizia di Stato in servizio al Ministero dell’Interno, addetto alle relazioni sindacali” … così recitano gli articoli di stampa. Tutto giusto, tutto inevitabilmente e tragicamente insufficiente, perché è difficile se non impossibile descrivere Andrea, uomo e professionista in gamba, preparato, aperto e disponibile, un interlocutore che sapeva bene come far funzionare le cose. Il “nostro” interlocutore. Il “nostro” punto di riferimento, e tale resterà.

Quante telefonate Andrea, quanta pazienza, quanta perizia, quanta capacità. Con quanti di noi ormai “amici” della Fsp Polizia si è creato un inevitabile legame profondo e sincero, quelli che nascono sulla base della stima oltre che della simpatia e del senso di responsabilità. Ciascuno di noi fedele al proprio ruolo, ma con un rispetto e una capacità di dialogare fra parti che non aveva eguali.

 

Andrea era un grande professionista. A farci stare più male, però, oggi è la mancanza dell’uomo. A partire da un ruolo rivestito così tanto bene, ma al di là di quello…

Oggi pensiamo all’espressione aperta del suo viso, alle note sincere della sua voce e ci manca l’uomo. Non ci mancherà il “punto di riferimento”, perché per noi resterà sempre tale.