
Manovra: sindacati di polizia ‘per il governo la sicurezza è solo uno slogan’
Lettera a Meloni ‘inaccettabile l’innalzamento dell’età pensionabile’
(ANSA) – ROMA, 17 DIC – “La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verità che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza è uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non è una priorità quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la Polizia e l’intero Comparto Sicurezza e Difesa senza
tutele adeguate e senza risposte concrete”. È quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni, Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“È inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilità enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificità del servizio, mettendo a rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini.
Ed è ancora più grave – aggiungono i sindacati – lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la previdenzadedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430 mila donne e uomini del Comparto e che condanna molti di loro a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato”.
A questo, prosegue la lettera, “si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti: 6,70 euro netti l’ora. Nella Manovra, inoltre, non c’è alcun riconoscimento della specificità del Comparto e nulla per l’Area negoziale dei Dirigenti. È un quadro desolante che dimostra una distanza ormai evidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e concreto – conclude la missiva – questa mancanza di attenzione non potrà che portare
alla mobilitazione generale degli operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla parte delle Forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti e non con dichiarazioni di circostanza”. (ANSA).

MANOVRA: SINDACATI POLIZIA, ‘AGENTI DIMENTICATI DA GOVERNO’
Roma, 17 dic. (Adnkronos)
”La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verità che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza è uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non è una priorità quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la Polizia e l’intero Comparto Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”. È quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni, Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
”È inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilità enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificità del servizio, mettendo a rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Ed è ancora più grave lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la previdenza dedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430 mila donne e uomini del Comparto e che condanna molti di loro a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato. A questo si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti: 6,70 euro netti l’ora. Nella Manovra, inoltre, non c’è alcun riconoscimento della specificità del Comparto e nulla per l’Area negoziale dei dirigenti. È un quadro desolante che dimostra una
distanza ormai evidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e concreto – conclude la missiva – questa mancanza di
attenzione non potrà che portare alla mobilitazione generale degli operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla
parte delle forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti e non con dichiarazioni di circostanza”.

Manovra: sindacati polizia, noi dimenticati dal governo Meloni =
(AGI) – Roma, 17 dic.
“La legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verita’ che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza e’ uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non e’ una priorita’ quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e
attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la polizia e l’intero comparto Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”. E’ quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni, Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“E’ inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’eta’ pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilita’ enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificita’ del servizio, mettendo a rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Ed e’ ancora piu’ grave lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la previdenza dedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430 mila donne e uomini del Comparto e che condanna molti di
loro a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato. A questo si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti: 6,70 euro netti l’ora. Nella Manovra, inoltre, non c’e’ alcun riconoscimento della specificita’ del Comparto e nulla per l’Area negoziale dei Dirigenti. E’ un quadro desolante
che dimostra una distanza ormai evidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e concreto – conclude la lettera – questa mancanza di attenzione non potra’ che portare alla mobilitazione generale degli operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla parte delle forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti e non con dichiarazioni di circostanza”.

Manovra, sindacati Polizia: poliziotti dimenticati dal governo* Manovra, sindacati Polizia: poliziotti dimenticati dal governo Manovra, sindacati Polizia: poliziotti dimenticati dal governo “Quadro desolante, distanza ormai evidente tra le parole e i fatti”
Roma, 17 dic. (askanews) –
“La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verità che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza è uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non è una priorità quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e
attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la Polizia e l’intero Comparto Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”. È quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni, Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“È inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilità enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificità del servizio, mettendo a rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Ed è ancora più grave lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la
previdenza dedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430 mila donne e uomini del Comparto e che condanna molti di loro
a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato. A questo si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le
centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti: 6,70 euro
netti l’ora. Nella Manovra, inoltre, non c’è alcun riconoscimento della specificità del Comparto e nulla per l’Area negoziale dei
Dirigenti. È un quadro desolante che dimostra una distanza ormaievidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e
concreto – conclude la missiva – questa mancanza di attenzione non potrà che portare alla mobilitazione generale degli
operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla parte delle Forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti
e non con dichiarazioni di circostanza”.

MANOVRA, SINDACATI POLIZIA: AGENTI DIMENTICATI DA GOVERNO
(9Colonne) Roma, 17 dic – “La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verità che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza è uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non è una priorità quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la Polizia e l’intero Comparto Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”. È quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni,
Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “È inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilità enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificità del servizio, mettendo a
rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Ed è ancora più grave lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la previdenza dedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430 mila donne e uomini del
Comparto e che condanna molti di loro a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato. A questo si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti:
6,70 euro netti l’ora. Nella Manovra, inoltre, non c’è alcun riconoscimento della specificità del Comparto e nulla per l’Area negoziale dei Dirigenti. È un quadro desolante che dimostra una distanza ormai evidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e concreto –
conclude la missiva – questa mancanza di attenzione non potrà che portare alla mobilitazione generale degli operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla parte delle Forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti e non con dichiarazioni di circostanza”.

MANOVRA. SINDACATI POLIZIA: DIMENTICATI DA GOVERNO MELONI (DIRE) Roma, 17 dic. –
“La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verità che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza è uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non è una priorità quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e
attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la Polizia e l’intero Comparto Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”. È quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni, Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“È inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilità enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificità del servizio, mettendo a rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Ed è ancora più grave lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la
previdenza dedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430 mila donne e uomini del Comparto e che condanna molti di loro
a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato. A questo si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le
centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti: 6,70 euro
netti l’ora. Nella Manovra, inoltre, non c’è alcun riconoscimento della specificità del Comparto e nulla per l’Area negoziale dei
Dirigenti. È un quadro desolante che dimostra una distanza ormai evidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e
concreto – conclude la missiva – questa mancanza di attenzione non potrà che portare alla mobilitazione generale degli
operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla parte delle Forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti
e non con dichiarazioni di circostanza”. (Com/Vid/ Dire)

Legge Bilancio: sindacati Polizia, sicurezza e’ slogan politico per governo
Roma, 17 dic – (Agenzia_Nova) – La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, “certifica una verita’ che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza e’ uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non e’ una priorita’ quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la Polizia e l’intero Comparto
Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”. E’ quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni, Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Manovra: sindacati Polizia, per governo sicurezza è solo uno slogan Manovra: sindacati Polizia, per governo sicurezza è solo uno slogan Roma, 17 dic. (LaPresse) –
“La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verità che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza è uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non è una priorità quando si tratta di mettere in campo risorse concrete. A fronte di proclami e attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la Polizia e l’intero Comparto Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”. È quanto si legge nella lettera inviata dai sindacati di Polizia Sap rappresentato da Stefano Paoloni, Coisp-Mosap rappresentato da Domenico Pianese, Fsp Polizia rappresentato da Valter Mazzetti, Silp-Cgil rappresentato da Pietro Colapietro, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“È inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilità enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificità del servizio, mettendo a rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Ed è ancora più grave lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la previdenza dedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430 mila donne e uomini del Comparto e che condanna molti di loro a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato. A questo si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti: 6,70 euro netti l’ora. Nella Manovra, inoltre, non c’è alcun riconoscimento della specificità del Comparto e nulla per l’Area negoziale dei Dirigenti. È un quadro desolante che dimostra una distanza ormai evidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e concreto – conclude la missiva – questa mancanza di attenzione non potrà che portare alla mobilitazione generale degli operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla parte delle Forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti e non con dichiarazioni di circostanza”.









0 Comments