Ucciso durante Tso: Fsp, quanti poliziotti devono morire?

(ANSA) – GENOVA, 30 MAR – “Quanti appartenenti alle Forze dell’ordine devono ancora morire perché non si metta sempre in dubbio il loro diritto di difendersi?”. Lo chiede Valter Mazzetti, segretario generale dell’FspPolizia di Stato, a proposito della vicenda giudiziaria in cui il Gip di Genova ha disposto l’imputazione coatta per l’agente che sparò e uccise Jefferson Tomalà, dopo che questi aveva aggredito a coltellate un altro poliziotto ferendolo gravemente, nonostante che l’Ufficio di procura avesse chiesto l’archiviazione. “A Genova si verifica l’ennesima circostanza che trasmette un preciso segnale – afferma Mazzetti in una nota -: si infierisce su un poliziotto che ha operato legittimamente. Un agente vede il collega ferito in modo gravissimo, sanguinante, è costretto a sparare a chi si accanisce su entrambi; anche in sede giudiziaria viene riconosciuto che non poteva fare altrimenti, che vedere un altro poliziotto in pericolo di vita non gli ha lasciato altra scelta che mettere mano alla pistola – non avendo altro da usare! -, che quella difesa fu legittima; e, però, il modo in cui l’agente ha agito, legittimamente, non piace, e così lo si precipita in un vero e proprio inferno che gli sta costando tutto, sul piano professionale, umano, economico, familiare. Ancora una volta ci troviamo a ripetere che le decisioni dei magistrati devono essere rispettate, ma ciò non significa che non possano essere criticate”.

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