Al Sig. Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali – Dipartimento della p.s.
Vice prefetto Maria De Bartolomeis

R o m a

Oggetto: esiti inaccettabili del concorso a 804 posti per la promozione alla qualifica di ispettore superiore –
sups, prevedibili perché determinati da uno dei numerosi errori contenuti nel riordino. – Sollecito urgente esito, ulteriori problematiche e possibili soluzioni.

Signor Direttore,

non avendo ricevuto ancora alcun cenno di risposta alla nostra pari oggetto del 18
settembre scorso, riteniamo opportuno approfondire la materia ribadendo in premessa che, a nostro avviso, in
conformità a quanto avvenuto con il riordino per tutti gli altri concorsi interni, anche quello per la promozione ad ispettore superiore dei frequentatori del 7° e dell’8° avrebbe dovuto essere per soli titoli, sia per l’estrema selettività
del concorso già sostenuto al momento di accedere al ruolo degli ispettori che per il corso di formazione di due
anni accademici con il conseguimento per tutti loro della laurea in Scienze dell’investigazione.

Oggi ci corre l’obbligo di aggiungere a quelle considerazioni il fatto che coloro i quali hanno superato la
prova scritta – ed in brevissimo tempo dovranno prepararsi per quella orale – legittimamente paventano che anche
questa possa essere irta di immotivate difficoltà ed insidie, al pari di quanto avvenuto per quella scritta e, se ciò
avvenisse, verrebbero danneggiati gli obiettivi dichiarati del riordino, che ha previsto il concorso ad 804 posti da
ispettore superiore per facilitare la promozione di questi colleghi, non certo per renderla più difficile.

Se si guarda al fatto che sono risultati idonei alla prova scritta 410 ispettori capo – equivalenti in concreto
alla metà dei posti messi a concorso – non si può far a meno di osservare che, espletando immediatamente il
concorso per titoli già previsto dalla normativa a regime – e quindi è già finanziato, nè necessita di interventi
normativi di sorta – se tutti i 410 idonei allo scritto superassero l’orale si otterrebbe comunque – nonostante le
immotivate difficoltà introdotte dal concorso per titoli ed esami che andava per noi evitato – che tutti questi
colleghi siano promossi, dando loro una ipotetica possibilità di raggiungere, prima del collocamento in
quiescenza, la nuova qualifica apicale di sostituto commissario aggiunta dal riordino.

Come noto dispone infatti l’art. 31.bis del d.P.R. 24 aprile 1982, n. 335 nel testo modificato dall’art. 2, co.
1, lett. s) del d.lgs. 29 maggio 2017, n. 95 che il 50 per cento dei posti disponibili per l’accesso alla qualifica di
ispettore superiore è attribuito mediante concorso annuale per titoli di servizio ed esami, riservato al personale che,
alla data del 31 dicembre di ciascun anno, riveste la qualifica di ispettore capo ed è in possesso del diploma.

Se seguisse questa linea l’Amministrazione della pubblica sicurezza dimostrerebbe di aver davvero a cuore le legittime aspettative di miglioramento professionale degli appartenenti alla Polizia di Stato, mortificate per lunghissimo tempo proprio da come sono stati espletati – o non espletati – i concorsi previsti dalla normativa per la progressione dall’interno, ma anche da un riordino che ancora una volta non ha risolto problemi atavici e che in alcuni casi, come in quello di cuoi ci stiamo occupando oggi, li ha addirittura aggravati perché ha allontanato
ancora di più – per questi ispettori capo – la possibilità di raggiungere la qualifica apicale del ruolo.
In attesa di un cortese quanto urgente cenno di riscontro si inviano i più distinti saluti.
Roma, 4 ottobre 2018